25 anni di e-commerce: sviluppo verso un packaging sostenibile

Gavin Mounce, e-commerce Design Manager di DS Smith condivide la sua opinione sull’importanza della sostenibilità in questo canale in rapida crescita e sul ruolo che la comunità creativa deve svolgere nel plasmare il futuro e aiutare a proteggere il nostro ambiente.

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“I rifiuti e l’inquinamento sono per lo più il risultato del modo in cui progettiamo le cose. I rifiuti e l'inquinamento non succedono per caso. Derivano dalle decisioni prese in fase di progettazione, attraverso le quali si determina circa l’80% dell’impatto ambientale.”

Ellen Macarthur Foundation

 

È sufficiente leggere un’affermazione di questo tipo per comprendere l’importanza della responsabilità che abbiamo in qualità di packaging designer. Prendiamo decisioni che possono sembrare insignificanti e confinate fra le mura del nostro ufficio o sito di produzione, ma in realtà sono di vasta portata e di lunga durata e hanno effetti impressionanti sul futuro del nostro ambiente.

Qual è stata l'evoluzione del design del packaging per l’e-commerce verso una maggiore sostenibilità?

Sono passati oltre 25 anni da quando ho iniziato come designer di packaging per le consegne a domicilio e l’e-commerce. Se mi guardo indietro, mi rendo conto che le aspettative degli utenti finali sono cambiate, promuovendo non solo lo sviluppo del design, ma anche dei materiali e dei macchinari di produzione.

Uno degli elementi cruciali in questa evoluzione verso una maggiore sostenibilità è lo sviluppo di test per determinare l’adeguatezza della supply chain. Il motivo per cui questo ha influito in maniera così significativa sul packaging per l’e-commerce è che agli inizi i designer non sapevano quasi nulla di cosa accadesse durante il trasporto. L’unico modo per capire se un imballaggio era adatto per una determinata supply chain era di spedirlo tramite corriere e vedere cosa accadeva quando arrivava a destinazione. La persona che ha ricevuto il pacco aveva scattato delle foto? Perché due pacchi identici hanno subito danni di entità diversa? E quale parte della supply chain si è dimostrata inadeguata in questo senso?

Rendere noto ciò che era ignoto è l'obiettivo alla base della creazione del processo e dei laboratori DISCSTM (che prendono il nome dai tipi di test: Drop, Impact, Shock, Crush, Shake, ossia caduta, impatto, urto, schiacciamento, scuotimento). Ha consentito l’esecuzione di migliaia di test, che hanno contribuito ad accrescere le nostre conoscenze e idee, che a loro volta ci hanno permesso di sviluppare soluzioni di performance specifiche per il canale. I nuovi design sviluppati con questa tecnologia hanno garantito la possibilità di utilizzare materiali più leggeri pur fornendo le stesse prestazioni, se non addirittura superiori, all'interno della supply chain.

Siamo consapevoli che non si è evoluto solo il design: sono numerosi i cambiamenti nei processi di produzione volti a migliorare la sostenibilità. A mio avviso, un tipo di  design che ha fatto la differenza è quello creato circa 30 anni fa e, il fatto che centinaia di milioni di pezzi siano ancora utilizzati oggi, ne dimostra l'efficace progettazione. L’innovazione e gli sviluppi nel processo produttivo hanno consentito a questo semplice design a cartella di diventare più sostenibile, grazie a una riduzione del 32% del peso della carta e al raddoppiamento del numero di tagli in un solo passaggio durante la produzione. In questo modo, non solo si riduce la quantità di materie prime necessarie per la produzione, ma anche le emissioni di CO2 dei veicoli adibiti alla consegna e l’energia utilizzata per alimentare le macchine.

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Quali sono le nuove caratteristiche di design introdotte grazie a questa evoluzione?

Questa tecnologia ha permesso a noi designer di esaminare più da vicino ciò che realmente accadeva in ciascuna fase della supply chain, consentendo l’introduzione di alcune nuove caratteristiche. Angoli a perfetta tenuta, scarti usati come protezione aggiuntiva o per rinforzare i punti deboli, chiusure sicure e riutilizzabili che non richiedono nastri adesivi e alternative in carta al posto delle pellicole di tenuta, sono solo alcuni esempi. Non solo queste evoluzioni hanno aperto la strada a nuove caratteristiche, ma ci hanno anche permesso di mettere a punto, sviluppare e comprendere quelle precedenti, come nel caso delle casse forate multiprofondità. Che differenza hanno fatto le forature? Hanno diminuito le prestazioni dell’imballo? La riduzione del riempimento dei vuoti o la capacità volumetrica erano sufficienti a compensare i maggiori requisiti del materiale? La possibilità di eseguire dei test, disponendo anche dell’esperienza e degli strumenti necessari, ci offre l'opportunità di valutare senza pregiudizi quale sia la soluzione più sostenibile.

A quali vantaggi porta la progettazione di “packaging sostenibile”?

Innanzitutto, è importante sottolineare che i tempi in cui si produceva un imballaggio con carta riciclata, etichettandolo come ecologico, sono ormai passati da un pezzo. Il concetto di packaging sostenibile significa molto di più e può spaziare dall’approvvigionamento delle materie prime, alla progettazione delle dimensioni adeguate, alle dimensioni volumetriche durante il trasporto, fino alla facilità di riciclaggio.

Oltre all’evidente vantaggio di essere più ecologico, il packaging sostenibile può anche offrire una migliore customer experience, contribuire alla riduzione dei costi, delle emissioni di CO2 e del consumo di energia.  Il packaging sostenibile non ha che vantaggi da offrire e nessun svantaggio.

Come sarà il futuro del packaging per l’e-commerce e la sostenibilità?

Le aspettative ed esigenze dei clienti sono già oltre il design strutturale e la stampa, si concentrano maggiormente sui materiali, i test della suplly chain e la circolarità. Sebbene il packaging per la consegna a domicilio si sia evoluto molto negli ultimi 25 anni, e ancora più rapidamente negli ultimi 5, non si notano ancora segnali di rallentamento in termini di innovazione.

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Sempre più consumatori si aspettano che le merci che ordinano siano consegnate quando, dove e come vogliono. Per il packaging, questo comporta un futuro di soluzioni olistiche, agili e circolari, che risolvano le criticità a monte quanto più possibile. La giusta soluzione al problema non verrà da un singolo approccio al design, un materiale o un processo, ma dalle innovazioni, dalla comprensione della supply chain e dagli strumenti che i produttori riusciranno a coniugare.

Recentemente, l’attenzione si è spostata notevolmente dal design della confezione fisica puro e semplice, allo sviluppo di soluzioni per la supply chain end-to-end. I Principi del Design Circolare , che abbiamo introdotto di recente, sono un ottimo esempio di sostegno a questa nuova mentalità per i nostri designer. Assicurano che sia utilizzata la quantità ottimale di materiale per consegnare il prodotto in modo sicuro, rendendolo comunque riciclabile per la raccolta differenziata porta a porta e garantendo il recupero della maggior quantità possibile di fibre.

Il singolo designer  potrebbe pensare di non avere la capacità di riuscire a cambiare molto, solamente con le proprie forze ma, come evidenziato in precedenza, l’80% dell’impatto ambientale avviene già in fase di progettazione. Questo significa che la chiave per la sostenibilità non riguarda solo un cambiamento di mentalità nell'approccio alla progettazione degli imballaggi, ma anche in termini  quantitativi, poiché anche i più piccoli cambiamenti adottati da molte persone oggi, significano grandi differenze domani.