Il futuro del packaging

Tony Foster, Direttore Vendite e Marketing della UK Packaging Division di DS Smith, ha condiviso con il Times le sue idee sul futuro del packaging.

L'articolo è stato pubblicato sul supplemento Raconteur del Times di settembre ed è reperibile online facendo clic qui. Le risposte complete di Foster sono riportate anche di seguito:

  • Economia circolare... In che modo il settore del packaging si sta evolvendo da un modello a catena di fornitura lineare a un ciclo di fornitura circolare, e qual è la forza motrice di questa evoluzione?

Non dovremmo più parlare di catene di fornitura: un imballaggio efficace è inserito in un 'ciclo di fornitura' in cui i materiali ruotano attorno all'economia in un circuito di riutilizzo/riciclaggio.

L'altro aspetto da considerare è il ruolo dell'imballaggio: se è di buona qualità utilizza un corretto quantitativo del materiale, corretto per proteggere il prodotto fino alla sua destinazione finale e lo accompagna lungo il ciclo di fornitura ottenendo il massimo risultato con il minimo impatto ambientale. Quindi, l'imballaggio non deve limitarsi a svolgere la propria funzione all'interno di un modello "cradle-to-cradle" ma deve anche garantire la consegna del prodotto in condizioni impeccabili; in tal modo si riducono al minimo i danni, gli sprechi e la necessità di sostituzione del prodotto, sottolineando le credenziali di sostenibilità di un imballaggio valido.

  • Sostenibilità...Perché la riciclabilità non deve essere l'unico criterio di valutazione della sostenibilità dell'imballaggio?

Man mano che riemergiamo dalla recessione, la sostenibilità è sempre più presente tra i valori dei consumatori e l'alta visibilità intrinseca alla natura dell'imballaggio lo pone costantemente sotto esame in un mondo dalle scarse risorse. Commercianti e fabbricanti devono rispondere alle preoccupazioni dei consumatori e gestire l'intero ciclo di fornitura, non è più sufficiente concentrarsi sulla riciclabilità.

Per esempio, in un'epoca in cui la sicurezza alimentare rappresenta un'importante fonte di preoccupazione, i moderni metodi di imballaggio e distribuzione nel Regno Unito hanno consentito di ottenere livelli molto contenuti di sprechi alimentari nel ciclo di fornitura: il 3% rispetto all'oltre 40% di alcune economie meno organizzate.

Inoltre i produttori di imballaggi sono costantemente impegnati nell'ottimizzazione dei materiali, pur senza pregiudicare la qualità del prodotto, in modo da produrre un risparmio sui costi e sull'energia impiegati nella produzione e nel trasporto.

Per essere completamente sostenibile, il prodotto imballato deve poter superare agevolmente ogni tappa del ciclo di fornitura. Deve poter essere imballato e trasportato nel modo più efficiente possibile, riducendo al massimo il numero di camion carichi di componenti sulle nostre strade. Un trasporto efficiente significa meno viaggi e meno emissioni di CO2. La sostenibilità, quindi, non riguarda solo la quantità di materiale utilizzato: un buon imballaggio riduce anche i costi complessivi del ciclo produttivo.

  • Il futuro nella sfera di cristallo...Quale tendenza di mercato/problema legato alle risorse/cambiamento normativo/innovazione tecnologica prevede che avrà il maggior impatto sullo scenario futuro del packaging?

Negli ultimi anni l'industria del packaging ha subito una rivoluzione silenziosa ed è oggi uno dei settori produttivi più innovativi del paese. Nel prossimo futuro assisteremo a un'opportunità reale di massimizzare la presenza del marchio sugli scaffali, collaborando con addetti alla progettazione e al marketing sin dalle fasi iniziali del prodotto. Sarà fondamentale una maggiore comprensione del ruolo svolto dall'imballaggio nel percorso verso l'acquisto.

Il prossimo ostacolo da superare per il cartone ondulato nell'ambiente del commercio al dettaglio riguarderà il self o lo ‘shelf’ merchandising: lo sviluppo di caratteristiche integrate atte a promuovere automaticamente il prodotto esposto in prima linea sullo scaffale. I supermercati spendono ogni anno milioni esponendo le scorte sul fronte dello scaffale per garantire che il prodotto sia verticale,  chiaramente visibile al consumatore e 'invitante'. I prodotti appena visibili in pacchi semivuoti sul retro dello scaffale non vendono. Un imballaggio efficace è in grado di cambiare questa situazione.

Un altro aspetto importante per il prossimo futuro riguarda le sfide poste dall'e-commerce al dettaglio; i produttori di imballaggi devono collaborare con fabbricanti e commercianti, non solo per garantire la sicurezza del prodotto durante il trasporto ma anche per veicolare i valori del brand direttamente nel soggiorno dell'acquirente, migliorando la sua esperienza di acquisto e riducendo i livelli attualmente eccessivi di restituzioni.